pale blue dot è una fiaba nera, il racconto di formazione di un essere alieno a partire dalla sua comparsa sulla terra in un lungo viaggio di scoperta di sé, dell'altro e del mondo che lo circonda.
Mescolando i linguaggi del fumetto, del teatro fisico, della motion design, dell'animazione, del disegno dal vivo e del linguaggio plastico, sul palco viene ricreata un'ambientazione visiva che si ispira al mondo dei videogiochi e dei film di animazione.
Nel tentativo di dare corpo al digitale, facendolo dialogare con il reale, il progetto si interroga sul rapporto tra l'individuo e il cosmo, provando a toccare tutte le fasi cruciali della vita umana.
Lo spettacolo prende il titolo dalla prima foto del pianeta Terra scattata oltre le orbite di tutti gli altri pianeti del Sistema solare:
Quando ormai stava per lasciare il Sistema solare, Voyajer 1 si girò. E guardò per un'ultima volta indietro. La fotografia che scattò, da una distanza di sei miliardi di chilometri, mostra un puntino sfocato e remoto, un Pale Blue Dot, come lo definì Sagan stesso in un famoso intervento del 1994 alla Cornell University: "Un granello di polvere sospeso in un raggio di sole. L'unica casa che abbiamo mai avuto."
Ersilia Vaudo, Mirabilis, Einaudi 2023
durata: 50 minuti
di e con Sathya Nardelli e Nicholas Turba
video design Nicholas Turba
costume design Mariana Oddis
sound design Nasa Bianconi
consulenze drammaturgiche Elena Patacchini e Diego Piemontese
consulenza al movimento Noemi Bresciani
in collaborazione con Laboratori Permanenti/Residenza Artistica Sansepolcro
sostegno di Collettivo Effe, Diesis Teatrango, Campsirago Residenza, ZONA K
Finalista Premio Dante Cappelletti 2024
Vincitore Bando Portraits on Stage 2025
premiere: 4 settembre 2025, Terre in Festival, Teatro Comunale di Monterchi